La metodologia di Project Management Agile Scrum fa largo uso di giochi per la pianificazione, la prioritizzazione, l’individuazione dei problemi e per molti altri aspetti della conduzione di un progetto.
L’apprendimento attraverso il gioco in Scrum deve considerarsi tutt’altro che marginale e tanto meno casuale e trova a nostro avviso la sua giustificazione nelle strette analogie che accomunano questa metodologia agli schemi propri del gioco di società: collaborazione, auto-organizzazione, apprendimento dall’esperienza, comunicazione diretta o ‘faccia a faccia’.
Per aiutare coloro che approcciano il metodo Scrum per la prima volta a comprendere il valore delle iterazioni (Sprint) e il concetto di velocità uno dei giochi più intuitivi ed efficaci è il “ball game”, chiamato anche, nel programma di studio di SCRUMstudy, “brain passing game”, a causa della forma “a cervello” delle palline morbide utilizzate per il gioco. Ovviamente qualsiasi altro tipo di pallina o oggetto di equivalente maneggevolezza può andare bene per l’esecuzione del gioco, in aggiunta ad un cestino e ad un orologio o cronometro.
L’obiettivo del gioco è riuscire a mettere il maggior numero possibile di palline nel cestino in un tempo dato, che di solito è pari a due minuti e rappresenta la durata dello Sprint o iterazione. Ogni pallina deve passare di mano in mano per tutti i membri del team prima di essere messa nel cestino e fra un membro e l’altro del team ci deve essere una distanza adeguata. Prima di iniziare il “lavoro”, si riservano 30 secondi alla pianificazione, al termine dei quali il team dovrà dire quante palline stima di poter riuscire a mettere nel cestino. Alla fine dello Sprint si contano le palline effettivamente presenti nel cestino.
Il gioco si ripete per tre Sprint. Le stime fatte durante la sessione di pianificazione si rivelano di solito sempre più accurate e rispondenti al risultato finale di Sprint in Sprint, così come aumenta il numero di palline presenti nel cestino perché il team impara man mano a lavorare meglio insieme. I partecipanti iniziano a comunicare di più e a capire come lavorare gli uni con gli altri. Per mezzo di questo rapido processo, il team impara molto e molto velocemente (in soli 7 minuti e mezzo) come svolgere un’attività fino a quel momento non conosciuta invece di impiegare quello stesso tempo a pianificare anticipatamente come fare il lavoro e quanto farne, senza avere alcuna conoscenza delle sue specifiche difficoltà.
Non conosci ancora Scrum e vuoi saperne di più? Clicca qui.
Vuoi iniziare a familiarizzare con Scrum seguendo gratuitamente un corso online che ti consentirà di conseguire sempre gratuitamente la certificazione base (SFC™) e di acquisire anche 10 PDU (professional development units) valide per il mantenimento della certificazione PMP®  di PMI® ? Clicca qui.
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Lo Staff di PME

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Per aiutare coloro che approcciano il metodo Scrum per la prima volta a comprendere il valore delle iterazioni (Sprint) e il concetto di velocità uno dei giochi più intuitivi ed efficaci è il “ball game”, chiamato anche, nel programma di studio di SCRUMstudy, “brain passing game”, a causa della forma “a cervello” delle palline morbide utilizzate per il gioco. Ovviamente qualsiasi altro tipo di pallina o oggetto di equivalente maneggevolezza può andare bene per l’esecuzione del gioco, in aggiunta ad un cestino e ad un orologio o cronometro.
L’obiettivo del gioco è riuscire a mettere il maggior numero possibile di palline nel cestino in un tempo dato, che di solito è pari a due minuti e rappresenta la durata dello Sprint o iterazione. Ogni pallina deve passare di mano in mano per tutti i membri del team prima di essere messa nel cestino e fra un membro e l’altro del team ci deve essere una distanza adeguata. Prima di iniziare il “lavoro”, si riservano 30 secondi alla pianificazione, al termine dei quali il team dovrà dire quante palline stima di poter riuscire a mettere nel cestino. Alla fine dello Sprint si contano le palline effettivamente presenti nel cestino.
Il gioco si ripete per tre Sprint. Le stime fatte durante la sessione di pianificazione si rivelano di solito sempre più accurate e rispondenti al risultato finale di Sprint in Sprint, così come aumenta il numero di palline presenti nel cestino perché il team impara man mano a lavorare meglio insieme. I partecipanti iniziano a comunicare di più e a capire come lavorare gli uni con gli altri. Per mezzo di questo rapido processo, il team impara molto e molto velocemente (in soli 7 minuti e mezzo) come svolgere un’attività fino a quel momento non conosciuta invece di impiegare quello stesso tempo a pianificare anticipatamente come fare il lavoro e quanto farne, senza avere alcuna conoscenza delle sue specifiche difficoltà.
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