Se vi occupate in qualche modo di Project Management avrete sicuramente sentito parlare di PRINCE2®, ma forse non vi siete mai chiesti come funziona e quali siano le sue caratteristiche.
PRINCE2® (Acronimo di Projects IN Controlled Environments – Progetti in Ambienti Controllati) è un metodo di project management strutturato basato sull’esperienza tratta da migliaia di progetti e dal contributo di innumerevoli sponsor di progetto, Project Manager, team di progetto, professori universitari, formatori e consulenti.
PRINCE2® fornisce un metodo per la gestione dei progetti all’interno di una quadro chiaramente definito. Descrive procedure per coordinare persone e attività, come progettare e supervisionare il progetto, e cosa fare se questo ha bisogno di aggiustamenti e se non si sviluppa come pianificato. Nel metodo ciascun processo è specificato con i suoi input principali, gli output e con specifici obiettivi e attività che devono essere realizzati, che danno un controllo automatico di qualunque deviazione dal piano. Diviso in cicli gestibili, il metodo permette un efficiente controllo delle risorse. Sulla base di uno stretto monitoraggio il progetto può essere portato avanti in maniera controllata e organizzata. I vari ruoli di gestione e le responsabilità coinvolti nel progetto sono pienamente descritti e sono adattabili per tenere conto della complessità del progetto e delle abilità dell’organizzazione. La terminologia univoca propria del metodo fornisce infine un linguaggio comune per tutti i partecipanti al progetto.
Quali sono le capability chiave del metodo?
• Supporta i risultati di business
• Abilita il cambiamento di business
• Gestisce il rischio in linea con le esigenze di business
• Sfrutta al massimo l’esperienza del cliente
• Mostra chiaramente il valore dell’investimento
Nei sette principi “non negoziabili” che caratterizzano PRINCE2® (insieme ai sette aspetti e ai sette processi, che possono però essere adattati) risiede la vera chiave del successo del metodo, perché sono principi che, a ben vedere, con le dovute trasposizioni, funzionano per tutti i progetti, anche quelli di vita quotidiana:
• giustificazione commerciale continua: nel momento in cui ci si rende conto che il nostro agire non ci porta alcun vantaggio o addirittura ci porta un danno non siamo naturalmente portati ad interrompere quel percorso valutando eventualmente la possibilità di impiegare le nostre risorse fisiche ed anche economiche in qualcosa di più fruttuoso?
• Apprendimento dall’esperienza: qualcuno di voi ha mai pensato che fosse giusto ripetere errori commessi oppure non fare tesoro di precedenti comportamenti virtuosi?
• ruoli e responsabilità predefiniti: basta pensare banalmente al detto “a ciascuno il suo ruolo”;
• gestione per fasi: anche qui potremmo citare “un passo alla volta” o anche “non fare il passo più lungo della gamba”;
• gestione per eccezione: se si fulmina una lampadina a casa vostra ed avete quindi la autorità e le competenze per sostituirla, di certo non chiamerete l’elettricista, mentre lo farete senz’altro se si verifica un corto circuito che fa saltare l’impianto elettrico ;
• focalizzazione sui prodotti: se dovete preparare un pranzo non è meglio pensare a ciò che volete portare in tavola prima di pensare alle attività che vi serviranno per realizzarlo?
• adattamento all’ambiente del progetto specifico: se avete acquistato un monolocale, non penserete certo di comprare un tavolo da pranzo lungo 4 metri.
Se pensiamo in particolare al principio di focalizzazione sul prodotto (che caratterizza le modalità di pianificazione proprie di PRINCE2®) abbiamo poi in mano la chiave del suo successo: è il prodotto che crea il profitto o il vantaggio del nostro progetto e non le attività, per cui partire dalla struttura di scomposizione del prodotto (pbs) ci aiuterà sicuramente a raggiungere più agevolmente il nostro obiettivo e anche a chiarirci meglio quali attività dovremo compiere per realizzarlo (perché è ovvio che partire dal prodotto non significa omettere l’analisi delle attività necessarie, ma solo posticiparla).
Cosa ci piace dunque di PRINCE2®?
L’intuitività dei suoi principi, oltre alla linearità dei suoi processi (solo sette, ben strutturati e con responsabilità chiaramente assegnate) e all’esaustività delle tematiche coperte (Business Case, Organizzazione, Qualità, Piani, Rischio, Cambiamento, Stato di Avanzamento).
Vuoi approfondire l’argomento o avere informazioni sui nostri corsi di formazione PRINCE2®? Contattaci o vai alla pagina La Metodologia PRINCE2®.
Lo Staff di PME
Se vi occupate in qualche modo di Project Management avrete sicuramente sentito parlare di PRINCE2®, ma forse non vi siete mai chiesti come funziona e quali siano le sue caratteristiche.
PRINCE2® (Acronimo di Projects IN Controlled Environments – Progetti in Ambienti Controllati) è un metodo di project management strutturato basato sull’esperienza tratta da migliaia di progetti e dal contributo di innumerevoli sponsor di progetto, Project Manager, team di progetto, professori universitari, formatori e consulenti.
PRINCE2® fornisce un metodo per la gestione dei progetti all’interno di una quadro chiaramente definito. Descrive procedure per coordinare persone e attività, come progettare e supervisionare il progetto, e cosa fare se questo ha bisogno di aggiustamenti e se non si sviluppa come pianificato. Nel metodo ciascun processo è specificato con i suoi input principali, gli output e con specifici obiettivi e attività che devono essere realizzati, che danno un controllo automatico di qualunque deviazione dal piano. Diviso in cicli gestibili, il metodo permette un efficiente controllo delle risorse. Sulla base di uno stretto monitoraggio il progetto può essere portato avanti in maniera controllata e organizzata. I vari ruoli di gestione e le responsabilità coinvolti nel progetto sono pienamente descritti e sono adattabili per tenere conto della complessità del progetto e delle abilità dell’organizzazione. La terminologia univoca propria del metodo fornisce infine un linguaggio comune per tutti i partecipanti al progetto.
Quali sono le capability chiave del metodo?
• Supporta i risultati di business
• Abilita il cambiamento di business
• Gestisce il rischio in linea con le esigenze di business
• Sfrutta al massimo l’esperienza del cliente
• Mostra chiaramente il valore dell’investimento
Nei sette principi “non negoziabili” che caratterizzano PRINCE2® (insieme ai sette aspetti e ai sette processi, che possono però essere adattati) risiede la vera chiave del successo del metodo, perché sono principi che, a ben vedere, con le dovute trasposizioni, funzionano per tutti i progetti, anche quelli di vita quotidiana:
• giustificazione commerciale continua: nel momento in cui ci si rende conto che il nostro agire non ci porta alcun vantaggio o addirittura ci porta un danno non siamo naturalmente portati ad interrompere quel percorso valutando eventualmente la possibilità di impiegare le nostre risorse fisiche ed anche economiche in qualcosa di più fruttuoso?
• Apprendimento dall’esperienza: qualcuno di voi ha mai pensato che fosse giusto ripetere errori commessi oppure non fare tesoro di precedenti comportamenti virtuosi?
• ruoli e responsabilità predefiniti: basta pensare banalmente al detto “a ciascuno il suo ruolo”;
• gestione per fasi: anche qui potremmo citare “un passo alla volta” o anche “non fare il passo più lungo della gamba”;
• gestione per eccezione: se si fulmina una lampadina a casa vostra ed avete quindi la autorità e le competenze per sostituirla, di certo non chiamerete l’elettricista, mentre lo farete senz’altro se si verifica un corto circuito che fa saltare l’impianto elettrico ;
• focalizzazione sui prodotti: se dovete preparare un pranzo non è meglio pensare a ciò che volete portare in tavola prima di pensare alle attività che vi serviranno per realizzarlo?
• adattamento all’ambiente del progetto specifico: se avete acquistato un monolocale, non penserete certo di comprare un tavolo da pranzo lungo 4 metri.
Se pensiamo in particolare al principio di focalizzazione sul prodotto (che caratterizza le modalità di pianificazione proprie di PRINCE2®) abbiamo poi in mano la chiave del suo successo: è il prodotto che crea il profitto o il vantaggio del nostro progetto e non le attività, per cui partire dalla struttura di scomposizione del prodotto (pbs) ci aiuterà sicuramente a raggiungere più agevolmente il nostro obiettivo e anche a chiarirci meglio quali attività dovremo compiere per realizzarlo (perché è ovvio che partire dal prodotto non significa omettere l’analisi delle attività necessarie, ma solo posticiparla).
Cosa ci piace dunque di PRINCE2®?
L’intuitività dei suoi principi, oltre alla linearità dei suoi processi (solo sette, ben strutturati e con responsabilità chiaramente assegnate) e all’esaustività delle tematiche coperte (Business Case, Organizzazione, Qualità, Piani, Rischio, Cambiamento, Stato di Avanzamento).
Vuoi approfondire l’argomento o avere informazioni sui nostri corsi di formazione PRINCE2®? Contattaci o vai alla pagina La Metodologia PRINCE2®.
Lo Staff di PME