PRINCE2®, PMI®, SCRUM, ITIL® E COBIT®

Frameworks e Metodologie

Il corpo delle conoscenze di Project Management.

Harness Your Social Proof

IL PMI® E LE SUE CERTIFICAZIONI

Il Project Management Institute (PMI)® è l’associazione professionale di project management no-profit leader nel mondo. Il PMI® conta più di mezzo milione di membri distribuiti in 170 paesi diversi. I membri del PMI® sono persone che praticano e studiano il project management in svariati settori industriali.

Le Certificazioni offerte dal PMI®

Il Project Management Institute offre un programma di certificazioni completo per tutti coloro che si occupano di progetti, qualunque sia il livello di istruzione e di competenze posseduto:
Certified Associate in Project Management (CAPM)®
Project Management Professional (PMP)®
Portfolio Management Professional (PfMP)®
Program Management Professional (PgMP)®
PMI Agile Certified Practitioner (PMI-ACP)®
PMI Risk Management Professional (PMI-RMP)®
PMI Professional Business Analysis (PMI-PBA)®
PMI Scheduling Professional (PMI-SP®)

Le certificazioni PMP® e CAPM®

La certificazione Project Management Professional – PMP® è una certificazione apprezzata e riconosciuta a livello mondiale nel campo del Project Management. Ogni anno il numero di certificazioni PMP®/CAPM® aumenta del 12%.
La certificazione PMP® attesta le tue competenze esperte di Project Management e le rende riconoscibili a tutti: una volta conseguita la certificazione, il tuo nome viene inserito nel più grande e prestigioso gruppo di Professionisti di Project Management certificati. Questa certificazione accresce inoltre le opportunità di lavoro, in quanto gode dell’approvazione e del riconoscimento da parte di aziende leader in tutto il mondo. Se non si possiedono i requisiti minimi di esperienza professionale previsti per il PMP® (per i quali vedi oltre) si può accedere come primo passo alla certificazione CAPM®, che ha ad oggetto lo stesso programma di studi e costituisce un ottimo punto di partenza sia dal punto di vista del riconoscimento professionale, sia dal punto di vista dell’acquisizione delle conoscenze, anche in vista di un successivo più agevole superamento (una volta maturati i requisiti) dell’esame di certificazione PMP®.
Le certificazioni offerte dal Project Management Institute sono flessibili e adattabili, in quanto non si basano su una metodologia specifica, ma attestano le comprovate competenze e capacità di gestire e dirigere team di progetto o far parte di essi in maniera efficace e proattiva, incoraggiando la costante crescita professionale.

Per accedere all’esame PMP® si deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

a. Essere in possesso almeno del diploma di scuola secondaria superiore
b. Aver acquisito un minimo di 35 ‘contact hours’ tramite un corso d’aula o online abilitato al rilascio del relativo attestato e vertente sui concetti che costituiscono gli obiettivi di apprendimento del project management.
c.1 Per chi è in possesso del solo diploma di scuola secondaria superiore o titolo equivalente:
Minimo di 7500 ore di esperienza personale documentabile di gestione di progetti E
Minimo 60 mesi (non sovrapponibili e rientranti nell’arco degli otto anni precedenti alla richiesta di idoneità) di esperienza personale documentabile di gestione di progetti.
c.2 Per chi è in possesso di un diploma di laurea o titolo equivalente:
Minimo di 4500 ore di esperienza personale documentabile di gestione di progetti, E
Minimo 36 mesi (non sovrapponibili e rientranti nell’arco degli otto anni precedenti alla richiesta di idoneità) di esperienza personale documentabile di gestione di progetti.
L’esperienza lavorativa deve essere stata maturata come responsabile dell’intero progetto o come responsabile della realizzazione di una parte del progetto coordinando comunque un gruppo di lavoro.

Modalità dell’esame PMP® New!

Il nuovo esame in vigore dal 2 gennaio 2021 prevede 180 domande, a differenza delle precedenti 200, ma il numero di risposte utili ai fini del punteggio non cambia (ricordiamo che nel vecchio esame 25 domande erano di prova, cioè non venivano considerate ai fine dell’assegnazione del punteggio). Le domande saranno una combinazione di scelta multipla, risposte multiple, corrispondenza, hotspot e riempimenti limitati. Le risposte lasciate in bianco valgono come risposte sbagliate. Il tempo a disposizione è di 230 minuti. L’esame è computer-based, cioè viene svolto tramite computer o presso i centri autorizzati del Project Management Institute (PerasonVue), alla presenza di un invigilator fisico, oppure (novità 2020) in modalità proctored online, cioè dal proprio ufficio o residenza (purché in una stanza chiusa in cui non sia presente nessuno oltre all’esaminando) con un computer dotato di webcam. La vigilanza avviene da remoto, da parte di un invigilator (sempre di un centro autorizzato PearsonVue) che prende il controllo del desktop e sorveglia il comportamento del candidato tramite la webcam. Non c’è un numero di domande preciso previsto per superare l’esame, in quanto il punteggio che consente il superamento viene generato sulla base della prestazione complessiva. La certificazione non ha scadenza, ma per potere essere riconfermata è necessario conseguire 60 pdu (professional development units) ogni tre anni.

Per accedere all’esame CAPM® si deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

a. Essere in possesso almeno del diploma di scuola secondaria superiore e aver acquisito un minimo di 23 ‘contact hours’ tramite un corso d’aula o online abilitato al rilascio del relativo attestato e vertente sui concetti che costituiscono gli obiettivi di apprendimento del project management, OPPURE
b. Essere in possesso almeno del diploma di scuola secondaria superiore e aver maturato un minimo di 1.500 ore di esperienza lavorativa documentabile all’interno dei 5 gruppi di processi del Project Management (Avvio, Pianificazione, Esecuzione, Monitoraggio/Controllo e Chiusura).

Modalità dell’esame CAPM®

L’esame prevede 150 domande a risposta multipla, di cui 15 di prova, che non vengono considerate ai fine dell’assegnazione del punteggio, ma servono solo per la valutazione di un possibile futuro inserimento come effettive domande di esame. Le risposte lasciate in bianco valgono come risposte sbagliate. Il tempo a disposizione è di 3 ore. L’esame è computer-based, cioè viene svolto tramite computer o presso i centri autorizzati del Project Management Institute (PearsonVue), alla presenza di un invigilator fisico, oppure in modalità proctored online, cioè dal proprio ufficio o domicilio con vigilanza da remoto (molto rigorosa, come già detto sopra, sempre da parte di un centro autorizzato PearsonVue). Non c’è un numero di domande preciso previsto per superare l’esame, in quanto il punteggio che consente il superamento viene generato sulla base della prestazione complessiva. Per ogni argomento di esame viene poi assegnato uno dei tre livelli di Proficiency – Proficient, Moderately Proficient e Below Proficient. La certificazione ha una validità di cinque anni, decorsi i quali bisogna ripetere l’esame (oppure passare al livello PMP® sostenendo il relativo esame).

ATTENZIONE! Prima di potersi iscrivere sia all’esame PMP® che all’esame CAPM® è necessario registrarsi sul sito del PMI®, compilare il modulo per la dichiarazione di ‘eligibility’ (cioè di possesso dei requisiti di formazione e di esperienza minimi richiesti, di cui si è detto sopra) e attendere la risposta del PMI®, il quale nel 10% circa dei casi sottopone a controllo le dichiarazioni rese dai candidati (ci sono cioè 10 possibilità su 100 che si venga estratti per un audit dei requisiti dichiarati). Dal momento del riconoscimento dell’idoneità si ha un anno per sostenere l’esame. Per ulteriori informazioni riguardo alla procedura di eligibility, alle modalità di iscrizione e costo degli esami e ai centri autorizzati alla loro somministrazione, ti invitiamo a Contattarci o a visitare il sito www.pmi.org.

La metodologia PRINCE2®

PRINCE2® (acronimo di PRojects IN Controlled Envinronments) è il metodo di gestione dei progetti più largamente adottato al mondo, utilizzato da persone e organizzazioni dei settori più disparati e di tutte le dimensioni. PRINCE2® è stato creato da ed è una proprietà del Cabinet Office (UK), che nel 2013 ha fondato per conto del governo di ‘Sua Maestà’ la Axelos, una joint venture che ha il compito di gestire, sviluppare e far crescere il portfolio delle Global Best Practice (non va dimenticato che in questo portfolio, oltre a PRINCE2®, rientrano anche ITIL®, Resilia®, MSP®, MoV®, MoP®, M_o_R® e P3O®) Il numero di persone certificate PRINCE2® è particolarmente elevato nell’ambito delle Telecomunicazioni e IT, ma si conta un elevato numero di practitioner anche in altri settore, tanto da renderla la certificazione di Project Management più diffusa (si stimano oltre 1.200.000 professionisti certificati in tutto il mondo). Si tratta di un approccio basato sui processi (sette macro-processi, ciascuno dei quali composto di varie attività), facilmente adattabile e scalabile per gestire con successo qualsiasi tipo di progetto.

La conoscenza di questo metodo porta benefici sia ai singoli individui che alle organizzazioni. Dal punto di vista dei singoli individui PRINCE2® permette:

  • Di imparare a gestire i progetti o a lavorare in un ambiente di progetto utilizzando la metodologia più riconosciuta a livello internazionale;
  • Di assicurare che i membri del team si concentrino sulla fattibilità del progetto in relazione agli obiettivi del suo business case piuttosto che pensare al completamento del progetto come ad un fine in sé;
  • Di promuovere la coerenza del lavoro di progetto e sviluppare la capacità di riutilizzarne gli asset, nel contempo facilitando la mobilità del personale e riducendo l’impatto di avvicendamenti o trasferimenti;
  • Di concepire piani e rapporti adeguati alle necessità di ogni singolo livello del progetto, dal team fino al Comitato, migliorando la comunicazione ed il controllo;
  • Di mitigare la percezione di problemi e questioni e concentrarsi sempre e costantemente sulla fattibilità del progetto;
  • Di valutare con maggiore chiarezza il portfolio dei progetti e permettere una migliore rivisitazione di questi ultimi.

Per le organizzazioni (non solo commerciali) PRINCE2® significa:

  • Beneficiare di un linguaggio condiviso e profondamente compreso e di un approccio all’attività di reporting che farà risparmiare tempo e impegno profuso;
  • Aumentare nel personale la consapevolezza del ruolo e della responsabilità rivestiti nel ciclo di vita di gestione del progetto;
  • Utilizzare uno strumento diagnostico di valore inestimabile, che facilita la garanzia e la valutazione del lavoro di progetto, la risoluzione dei problemi e gli audit;
  • Assicurare la piena rappresentanza di tutti gli stakeholder (compreso lo sponsor) nelle attività di pianificazione e nel processo decisionale;
  • Consentire un coinvolgimento più efficace degli stakeholder nel processo di approvazione del progetto e nella sua gestione.

La nostra scelta di puntare su questa certificazione di Project Management per la formazione aziendale integrata con il servizio consulenziale (Value added learning and consulting model) non è quindi casuale, ma risponde ad una precisa visione aziendale:

  • PRINCE2® comprende tutti i ruoli di gestione del progetto, quindi anche figure apicali con le quali interagisce la nostra attività di consulenza;
  • PRINCE2® pone fra i suoi principi fondamentali la continua giustificazione di business, che nella nostra vision rappresenta il faro nella gestione dei progetti;
  • PRINCE2®, attraverso il proprio modello organizzativo di progetto, prevede un coinvolgimento diretto dei senior stakeholders nella consegna del progetto stesso;
  • PRINCE2® attraverso i principi di gestione per fasi e gestione per eccezione, promuove in sé l’agilità di gestione dei progetti, pur mantenendo una consistenza metodologica di lungo raggio.

Le articolazioni della certificazione

Un altro aspetto importante della certificazione PRINCE2® è la sua articolazione in livelli crescenti di competenza:

  • PRINCE2® Foundation
    Lo scopo del livello Foundation è di confermare che il candidato ha una conoscenza e una comprensione del metodo PRINCE2® sufficienti a metterlo in grado di lavorare in maniera efficace con un team di gestione di un progetto che utilizza il metodo PRINCE2®, o di farne parte. Il livello Foundation è inoltre un pre-requisito per l’accesso alla certificazione Practitioner. Non sono previsti requisiti particolari per poter accedere alla certificazione Foundation. Tale certificazione non ha scadenza.
  • PRINCE2® Practitioner
    Lo scopo del livello Practitioner è di confermare che il candidato ha raggiunto una conoscenza adeguata su come applicare ed adattare il metodo PRINCE2® ad uno scenario di progetto. Per accedere al livello di certificazione Practitioner è necessario avere conseguito la certificazione PRINCE2® Foundation (in alternativa bisogna possedere una delle seguenti altre certificazioni: PMP® o CAPM®, IPMA® (Livello A, B, C o D). La certificazione ha una validità di 5 anni (3 anni nella Versione 2017, vale a dire la 6th edition), scaduti i quali è necessario procedere ad una Re-registration examination, oppure seguire un programma di Continuous Professional Development (CPD).

Per ulteriori informazioni su PRINCE2® ti invitiamo a visitare il sito di Axelos, alla pagina dedicata.

CHE COS’É SCRUM?

Scrum è una delle metodologie Agile più popolari. Si tratta di una metodologia adattiva, iterativa, veloce, flessibile ed efficace concepita per realizzare un valore significativo fin dai primi passi del progetto e per tutta la sua durata. Scrum garantisce la trasparenza delle comunicazioni e crea un ambiente di responsabilità collettiva e di continuo progresso. Il framework Scrum, secondo la definizione della Guida SBOK™, è strutturato in modo tale da poter supportare lo sviluppo di prodotti e servizi di qualsiasi tipo di industria e in qualsiasi tipo di progetto, a prescindere dalla sua complessità.

Un punto di forza fondamentale di Scrum risiede nell’uso di team interfunzionali, auto-organizzati, ed investiti del potere, i quali suddividono il proprio lavoro in cicli brevi e concentrati chiamati Sprint.

Il project management tradizionale è caratterizzato da una pianificazione anticipata del progetto in tutti i suoi dettagli, con particolare attenzione alla fissazione dell’ambito, dei costi e dei tempi e alla gestione di questi parametri. Al contrario, Scrum incoraggia le decisioni iterative e basate sui dati, nelle quali l’obiettivo principale è quello di consegnare prodotti che soddisfino i requisiti del cliente.

Per realizzare il massimo valore possibile nella minima quantità di tempo possibile, Scrum promuove la prioritizzazione ed il c.d. Time-boxing al posto della fissazione dell’ambito, dei costi e dei tempi. Una caratteristica importante di Scrum è l’auto-organizzazione, che permette a coloro che stanno concretamente portando avanti il lavoro di stimare le attività che devono eseguire e di assumersene la paternità.

SCRUM aumenta il Ritorno sull’Investimento

Una delle caratteristiche fondamentali dei progetti e l’incertezza dei risultati. È impossibile garantire il successo di un progetto, a prescindere dalla sua dimensione o complessità. Proprio in virtù di questa oggettiva incertezza, è particolarmente importante iniziare a consegnare risultati concreti il prima possibile. Questa consegna anticipata di risultati, e quindi di valore, offre l’opportunità di reinvestire e dimostra agli stakeholder la validità del progetto. Ciò che conta per Scrum è quindi:

  • Capire ciò che aggiunge realmente valore dal punto di vista dei clienti e degli utenti e quindi mettere in cima al Prioritized Product Backlog i requisiti di alto livello.
  • Diminuire l’incertezza e tenere costantemente sotto controllo i rischi che, ove si materializzino, possono determinare una diminuzione del valore. Inoltre lavorare a stretto contatto con gli Stakeholder del progetto mostrando loro gli incrementi di prodotto alla fine di ogni Sprint, rendendo così possibile una efficace gestione del cambiamento.
  • Creare i Deliverable sulla base delle priorità stabilite producendo durante ogni Sprint incrementi di prodotto ‘potenzialmente distribuibili’ in modo tale da permettere ai clienti di iniziare a realizzare valore fin dalle prime fasi del progetto.

Nei progetti Scrum, le User Story sono classificate in ordine di priorità e questo rappresenta un metodo efficace per stabilire quali User Story si desidera sviluppare per ciascuna iterazione o rilascio del prodotto o servizio. Lo scopo è quello di creare una lista semplice e unica delle funzionalità collocate in ordine di priorità di sviluppo.

Questa semplice lista costituisce inoltre la base per l’incorporazione dei cambiamenti e dei rischi identificati, ove necessario. Ogni cambiamento o rischio identificato può infatti essere inserito nella lista in una posizione che tiene conto della sua priorità in relazione alle altre User Story presenti nella lista stessa. Di solito quindi i nuovi cambiamenti verranno inseriti nella lista a spese delle funzionalità alle quali è stata assegnata la priorità più bassa.

Infine vengono definite le Minimum Marketable Features (MMF), cioè le ‘Minime Caratteristiche Negoziabili’, il che consente di dar luogo il prima possibile al primo rilascio o iterazione e di incrementare sensibilmente il Ritorno sull’Investimento.

QUALCHE VIDEO PER SAPERNE DI PIÙ

Come usare la Guida SBOK™

La Guida SBOK™ è stata sviluppata come strumento di necessario supporto per le organizzazioni e i professionisti del project management che vogliono implementare Scrum, oltre che per coloro che già lo fanno e vogliono migliorare i propri processi. Questo manuale nasce dall’esperienza tratta da migliaia di progetti di una molteplicità di organizzazioni e settori industriali. La sua stesura è il frutto dei contributi di molti esperti di Scrum e professionisti del project management. Clicca qui per scaricare gratuitamente la Guida SBOK™

L’importanza di una certificazione SCRUM

In questo breve video sono spiegati in maniera chiara i vari livelli di certificazione Scrum di SCRUMstudy e i loro destinatari.

L’IT SERVICE MANAGEMENT: ITIL®

L’IT Service Management (o gestione dei servizi IT, in breve ITSM) è una disciplina che si occupa di pianificare, progettare e gestire i sistemi di Information Technology (IT) di un’organizzazione.
Chi fornisce servizi IT deve pensare necessariamente anche alla qualità dei servizi che eroga e alla costruzione di una relazione significativa con il proprio cliente/utente, non solo all’aspetto tecnologico di ciò che offre.
L’ITSM è incentrato sui processi, e per questo ha relazioni significative con altre discipline, come TQM, SixSigma, Business Process Management.
Ormai la grande parte delle aziende dei più svariati settori, e non solo quelle appartenenti al settore tecnologico, hanno capito l’importanza di dotarsi di sistemi informativi evoluti; da qui il contributo strategico dell’ITSM alla realizzazione del valore di business.

ITIL®

ITIL® – IT Infrastructure Library® è il framework di IT Service Management più utilizzato al mondo. Si tratta di un approccio pratico per identificare, pianificare, consegnare e supportare servizi IT a favore del business. Questo approccio descrive come dovrebbero essere organizzate le risorse IT per realizzare valore di business, documentando i processi, le funzioni e i ruoli dell’IT Service Management (ITSM).
I principi di ITIL® sono utilizzati da un grandissimo numero di organizzazioni non solo del settore privato, ma anche di quello pubblico (tanto per fare un esempio la NASA).
ITIL® è stato creato da ed è una proprietà del Cabinet Office (UK), che nel 2013 ha fondato per conto del governo di ‘Sua Maestà’ la Axelos, una joint venture che ha il compito di gestire, sviluppare e far crescere il portfolio delle Global Best Practice (non va dimenticato che in questo portfolio, oltre a ITIL®, rientrano anche PRINCE2®, Resilia®, MSP®, MoV®, MoP®, M_o_R® e P3O®).
Le best practice di ITIL sono spiegate nelle cinque pubblicazioni guida essenziali, che delineano i principi fondamentali di ITIL incentrati su diverse aree nell’ambito della disciplina del service management.
Le best practice di ITIL supportano anche i fondamenti della ISO / IEC 20000 (in precedenza BS15000), lo standard internazionale di Service Management per la certificazione di conformità delle organizzazioni.

Le Qualificazioni di ITIL®

Lo Schema di Qualifiche ITIL® prevede le seguenti Certificazioni:

  • ITIL® V3 Foundation e ITIL®4 Foundation
    La certificazione ITIL® Foundation in materia di IT Service Management costituisce l’esame base dello schema. Non ci sono pre-requisiti per questo esame.
  • ITIL® Practitioner
    Si pone fra il livello Foundation e quello Intermediate e mira a migliorare la capacità delle persone di adottare e adattare ITIL® nelle proprie organizzazioni. Per sostenere un esame di questo livello è necessario essere in possesso della certificazione ITIL® Foundation.
  • ITIL® Intermediate
    Il livello ITIL® Intermediate rappresenta il nucleo centrale dello schema. Per sostenere un esame di questo livello è necessario essere in possesso della certificazione ITIL® Foundation e partecipare obbligatoriamente ad un corso erogato da società di formazione accreditate (A.T.O. e affiliate/partner).

Il livello ITIL® Intermediate ha una struttura modulare; ciascun modulo si concentra su un particolare aspetto dell’IT Service Management, andando più nel dettaglio rispetto alla certificazione Foundation. Si possono prendere tante certificazioni di livello intermediate quante se ne desiderano. Le certificazioni del livello Intermediate si suddividono innanzitutto in due categorie: Service Lifecycle (esami focalizzati sulla gestione) e Service Capability (esami focalizzati sul processo). Ognuna di esse prevede diversi esami:
o Quanto al Service Lifecycle:
– Service Strategy
– Service Design
– Service Transition
– Service Operation
– Continual Service Improvement
o Quanto alla Service Capability:
– Planning Protection and Optimization
– Release Control and Validation
– Operational Support and Analysis
– Service Offerings and Agreements

  • ITIL® Managing Across the Lifecycle (MALC)
    Si tratta dell’esame di coronamento dello schema. Possono frequentare questo corso e sostenere il relativo esame i candidati che hanno conseguito almeno 17 crediti da entrambi i moduli Foundation e Intermediate delle Certificazioni ITIL® (per informazioni dettagliate sul sistema di crediti di ITIL® clicca qui®.
  • ITIL® Expert
    Per poter ottenere questa qualifica è necessario avere conseguito almeno 17 crediti da entrambi i moduli Foundation e Intermediate e avere ottenuto la certificazione MALC, per un totale così di almeno 22 crediti.
  • ITIL® Managing Professional
    Quattro pubblicazioni fondamentali:
    ITIL 4 Specialist Create, Deliver and Support – the engine room of the IT and digital function
    ITIL 4 Specialist Drive Stakeholder Value – ensuring services delight customers
    ITIL 4 Specialist High-velocity IT – the future of IT and digital service delivery
    ITIL 4 Strategist Direct, Plan and Improve – bringing IT and digital strategies to life.
  • ITIL® Master
    Per poter ottenere questa qualifica è necessario avere conseguito la qualifica di ITIL® Expert e avere lavorato in ambito IT service management per almeno cinque anni come leader, manager, o consulente di gestione di alto livello. Bisogna quindi avere una vasta esperienza sul campo ed essere in grado di dimostrarla.

Benefici di ITIL®

ITIL® offre numerosi vantaggi:
– Fornisce un unico framework documentato per le best practice dell’intera organizzazione IT.
– Riduce i costi dell’IT, giustifica il costo della qualità IT e supporta il miglioramento della produttività degli utenti.
– Supporta la capacità dell’IT di misurare e migliorare le prestazioni interne e la fornitura dei servizi.
– Migliora la comunicazione e il flusso di informazioni tra IT e organizzazione e dipartimenti di business e identifica ruoli e responsabilità per la gestione dei servizi IT.
– Migliora la capacità dell’IT di adattarsi alle nuove opportunità e sfide di business.
– Migliora il rapporto fra IT e business, perché crea fiducia.

Per ulteriori informazioni su ITIL® ti invitiamo a visitare il sito di Axelos, alla pagina dedicata.

COBIT®5

COBIT®5 (Control Objectives for Information and related Technology) costituisce l’ultima edizione del framework ideato da ISACA e il cui valore è riconosciuto a livello mondiale (ha ottenuto anche lo status di norma internazionale riconosciuta). L’Unione Europea ha indicato COBIT®5 come uno dei tre standard utilizzabili per garantire la sicurezza dei sistemi d’informazioni. Questo framework fornisce una visione di business end to end della governance dell’IT dell’impresa, riflettendo il ruolo centrale delle informazioni e della tecnologia nella creazione di valore per le aziende di tutte le dimensioni. I principi, le pratiche, gli strumenti analitici e i modelli presenti in COBIT®5 incarnano la leadership di pensiero e l’orientamento degli esperti di business, di IT e di governance di tutto il mondo.
COBIT®5 fornisce una guida alla direzione aziendale e a coloro che hanno la responsabilità di prendere decisioni riguardo all’uso della tecnologia a supporto degli obiettivi organizzativi. COBIT®5 aiuta i business leader a soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate all’interno dell’azienda e, in ultima analisi, a massimizzare il valore delle informazioni e della tecnologia.

Le Qualificazioni di COBIT®5

APMG International e PeopleCert sono responsabili per conto di ISACA® dell’accreditamento delle società di Formazione (Licensed e Accredited Training Providers)e dello sviluppo dello schema di qualificazione in ambito COBIT®. Ci sono 5 livelli di certificazione:

  • COBIT®5 Foundation
  • COBIT®5 Implementation (è necessario avere conseguito la certificazione Foundation)
  • COBIT®5 Assessor (è necessario avere conseguito la certificazione Foundation)
  • COBIT®5 for NIST (Implementing the NIST Standards using COBIT®5 – INCS. Il NIST è il National Institute of Standards and Technology del governo statunitense)
  • COBIT®5 Assessor for Security (AS)

Benefici di COBIT®5

COBIT®5 costituisce uno strumento prezioso sotto molteplici profili:

  • Aiuta realizzare gli obiettivi strategici e a ottenere benefici di business attraverso l’uso efficace e innovativo dell’IT.
  • Supporta la conformità a leggi, regolamenti, accordi contrattuali e politiche pertinenti e ottenere un vantaggio competitivo rispetto ad altre organizzazioni.
  • Riduce la complessità e aumentare l’efficacia in termini di costi grazie all’integrazione migliorata e più semplice degli standard di sicurezza delle informazioni, delle buone pratiche e / o delle linee guida specifiche del settore che portano all’eccellenza operativa attraverso un’applicazione affidabile ed efficiente della tecnologia.
  • Migliora l’integrazione della sicurezza delle informazioni nell’impresa, con conseguente aumento della soddisfazione degli utenti riguardo alle disposizioni e ai risultati della sicurezza delle informazioni.
  • Aiuta a comprendere le responsabilità e i ruoli in ambito sicurezza informatica all’interno dell’organizzazione.
  • Migliora la comprensione dell’attuale stato della sicurezza informatica dell’organizzazione e dei relativi rischi.
  • Aiuta a capire quali sono le azioni necessarie per colmare le lacune tra lo stato attuale della sicurezza informatica e lo stato desiderato.

Per ulteriori informazioni su COBIT®5 ti invitiamo a visitare il sito di ISACA®, alla pagina dedicata.

Rapporto fra COBIT®5 e ITIL®

Dal momento che entrambi i framework riguardano in qualche modo le ‘prestazioni’ di una struttura IT, COBIT®5 e ITIL® presentano aree di sovrapposizione, soprattutto dopo l’introduzione di ITIL® V3, che affronta tematiche proprie della strategia di costruzione ed erogazione dei servizi. Gli stessi processi vengono analizzati da punti di vista differenti: da una parte il modello COBIT®5 copre i processi di gestione dei servizi IT (IT service management); dall’altra le best practice di ITIL® forniscono strumenti e indicazioni su come soddisfare gli obiettivi di controllo indicati da COBIT®5.

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